Organi a Canne

Saggio sui Temperamenti

Ho cominciato a scrivere un saggio sui temperamenti
E un argomento che mi appassiona molto e sul quale mi sono parecchio documentato
In rete ho trovato molto materiale piuttosto ostico e materiale più banale che non approfondisce i concetti
In questo saggio ho voluto dare il mio punto di vista e ho cercato di essere il più chiaro ed esaustivo possibile
E ovviamente il tutto condito con un po' di sana ironia, che magari farà storcere il naso ai puristi bacchettoni, ma rende più scorrevole la lettura di un argomento di non sempre facile comprensione
Clicca il link per aprire il PDF e Buona Lettura Ok

tasti neri spezzati mesotonico

App Calcola Temperamento

Potete scaricare su Google Play Store una utile App gratuita per Android, che aiuta a rilevare il temperamento e l'accordatura di uno strumento musicale calcolando i valori delle terze e delle quinte in base alle deviazioni in Cent rilevate in un'ottava
Ovviamente, essendo stata accettata da Google Play Store, è sicura al 100%
Andate su Google Play Store e cercate "Calcola Temperamento"
E' nelle primissime posizioni e la riconoscete dal logo del sommo Bach come nella foto qui sotto
Realizzata da Drumax (Che sono io) Pleasantry

cbt clavicembralo ben temperato

L'Imbecille del Secolo !

Nella storia plurisecolare dell'organaria sono stati molti i cosiddetti organari Scalzacani, Bruciabaracche e Peracottai che ci hanno deliziato con i loro lavoracci osceni
Ma l'anonimo (per fortuna sua ...) che vi propongo adesso va oltre
Se lo Scalzacani classico lavora male perchè è maldestro o perchè ha premura o perchè vuole risparmiare sui materiali questo è proprio imbecille "dentro", concettualmente ignorante come una scarpa
Lavorando tempo fa al bel Ruffatti 1956 di Sant'Antonio a Messina ho visto il capolavoro nella foto
Le ancie si scordano ??? (A prescindere che loro non si muovono di un Cent ma è il resto dell'organo che cresce o cala con le variazioni di temperatura)
E io do una bella mazzata sulla noce, ovalizzo il passaggio e blocco lo scorrimento della gruccia !!!
Evidentemente il genio pensava che le ancie si scordano perchè la gruccia va a passeggio
Abbiamo impiegato 2 giorni a sbloccarle a suon di WD40 e parolacce irripetibili
Il titolo di "Imbecille del Secolo" è assolutamente il suo
E voglio proprio vedere chi riuscirà a strapparglielo ..... Dash 1

ancia ancie noce gruccia canaletto padiglione tromba tuba cromorno

Mazzate all' Ancia !

Progetto di Organo a Trasmissione Elettronica con 3 Tastiere e 35 Registri

Cosa ne pensate ? Diablo

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Genova - "La Superba"

Premetto che sono genovese, genoano e ignobilmente campanilista

Ritengo che i 3 organi italiani più rivoluzionari sono a Genova, non a caso città porto di mare con tanta gente "che va e che viene"

Primo Organo

Il monumentale Hermans di Santa Maria Assunta a Carignano costruito nel 1656

Quando in Italia si costruivano dei pifferi, il sommo Gesuita Fiammingo ha realizzato un bestione con uno dei prospetti più belli del mondo:
canne dal profilo mistilineo e le torri del 16 piedi del pedale in facciata
E per la prima volta in Italia, le ancie a tuba reale e il cornetto completo del armonico in terza

Secondo Organo

Il 3 tastiere Locatelli di Nostra Signora della Consolazione in Via XX Settembre costruito nel 1880 (Attualmente in fase di restauro da parte dei Fratelli Marin)
L'organo è stato realizzato dal grande costruttore Bergamasco allievo dei Serassi con i suggerimenti dell Avvocato Costantino Remondini di Genova che in seguito sarà uno dei pionieri del Movimento Ceciliano
Praticamente è un organo Serassiano "moderno", spinto al massimo livello e "Cecilianato" il giusto
Manuali e pedaliera completi, registri interi con ancie meravigliose e pedaletti a volontà
Praticamente 130 anni fa è stato realizzato l'organo meccanico moderno che va di moda adesso !
Poi Locatelli non si piegò alle degenerazioni Ceciliane, salutò tutti e se ne andò in Argentina a costruire organi a 3 e 4 tastiere sulla falsariga di quello della Consolazione e del Conservatorio Rossini di Pesaro

Terzo Organo

L'Hermans di Carignano

L'Hermans di Carignano

Il bellissimo Trice dell'Immacolata

Il Monumentale Trice dell'Immacolata

Fabbrica Trice a Quarto dei Mille

La Fabbrica Trice a Quarto dei Mille

La Consolle del Locatelli della Consolazione

Il Locatelli della Consolazione

Chi è ?

Per gli appassionati di organaria, chi è il signore sorridente in fondo alla pagina che sorveglia il sito ?
Piccolo aiutino, è stato un grandissimo organaro (il mio preferito), non e' genovese (e nemmeno italiano ...)
ma ha moltissimo a che fare con Genova .....

Ho detto già troppo ..... Stop

Eltec v/s Sprae

Ho installato diversi Centralini delle 2 marche nel titolo
Queste sono le impressioni che mi sono fatto

Innanzitutto premetto che sono un "Terzista" che lavora per varie case organarie e non ho praticamente mai avuto rapporti diretti con le 2 ditte ad esclusione di varie telefonate per richieste di aiuto o di chiarimenti (Entrambi professionali e gentilissimi)
Più semplicemente, mi è capitato di lavorare con ditte organarie che hanno sempre usato i centralini di una marca e hanno una certa diffidenza a provare anche l'altra
Con questa "chiacchierata" voglio far conoscere i pregi e i difetti anche dell'altra marca che non usano senza voler fare assolutamente delle odiose classifiche
I 2 sistemi sono piuttosto diversi tra loro e sono orientati in 2 direzioni che dipendono dal budget e dal tipo di strumento

Mi è capitato di sentir dire diverse volte che la Eltec ha il centralino in uno"scatolone" e i cablaggi ordinati
mentre con la Sprae hai schede e fili dappertutto
Su questo non sono d'accordo
La Eltec ha si tutto il centralino racchiuso in un box metallico, ma i fili dell'organo ci devono arrivare !
E quindi hai comunque le schede di Ingresso e di Uscita con i relativi cavi piatti (piuttosto invasivi) che le collegano al centralino
Con la Sprae, colleghi direttamente i fili dell'organo alle schede che fanno parte del centralino che è a vista
(Che a seconda della grandezza dello strumento occupa 50-100 cm di larghezza X 20 di profondità X 15 di altezza)
Se il cablaggio è fatto con cura il tutto risulta molto pulito e ordinato
Il montaggio di un centralino Sprae richiede sicuramente minor tempo

Eltec Automazioni Cuneo
Sprae Vimercate

Riparazione dei "Puff" di un Somiere Ruffatti

Ecco come un anonimo (per fortuna sua .....) "Organaro" ha sistemato i "Puff" del somiere dell'organo Ruffatti del 1952 di Santa Maria della Vittoria a Roma:
Con il Domopack !!!!!
L'igiene alimentare prima di tutto ..... Diablo

organo Ruffatti di Santa Maria della Vittoria a Roma

Domopak !

L'Organo Lewis di St. Elizabeth a Richmond - Londra

Abbiamo smontato l'organo costruito nel 1911 dall'organaro inglese Thomas Cristopher Lewis
Verrà trasferito nel Pontificio Istituto Missioni Estere a Sotto il Monte in provincia di Bergamo
E' un bellissimo organo a 3 tastiere e 24 registri reali costruito magistralmente con materiali di prima qualità
E' stata una grande faticata smontarlo e caricarlo su 2 camion, ma ne è valsa la pena
Io e gli amici Fabio Amigoni, Andrea Bombardi e Giorgio Persico alla sera non avevamo problemi a prendere sonno ! Dash 1



Ecco la Disposizione Fonica da moderno "Organo Versatile" realizzata un secolo fa !

GREAT Organ, 61 tasti

Bourdon 16’
Open diapason 8’
Claribel Flute 8’
Octave 4’
Fifteenth 2’
Trumpet 8’

SWELL Organ, 61 tasti

Geigen Principal 8’
Rohr flöte 8’
Viole de gambe 8’
Voix-celestes 8’
Geigen Principal 4’
Oboe 8’
Horn 8’
Tremulant

CHOIR Organ, 61 tasti

Unda Maris 8’
Dulciana 8’
Flauto Traverso 4’ (!)
Clarionet 8’

PEDAL Organ, 30 tasti
Open Diapason 16’
Sub Bass 16’
Octave Bass 8’
Flute Bass 8’



Ed ecco un po' di foto:

Il poderoso Do1 dell'Open Diapason di 16 piedi e l'amico Maestro Organaro Giorgio Persico

La Pedaliera e i Pedaletti

Il somiere del Great con le ance pipate per direzionarle verso l'ascoltatore

Organ Lewis Londra London Great Swell Choir Pedal

Elettrotecnica Vintage

Dinamo Tamburini

La dinamo dell'Organo Tamburini di Sant'Antonio a Bari
Purtroppo è stata sostituita da una raddrizzatore statico
Un bel pezzo di Elettrotecnica Vintage !

Targhetta Magneti Marelli

Targhetta Magneti Marelli

Collettore con Spazzole

Collettore con Spazzole

Reostato di Eccitazione

Reostato di Eccitazione

Regolatore di Tensione

Regolatore di Tensione

Vari sistemi di elettrificazione

Mi è capitato di inserirmi in una discussione (Piuttosto accesa !) sulle scelte effettuate dai vari paesi in materia di elettrificazione delle ferrovie
Alcuni sostengono che la scelta più azzeccata è stata fatta delle ferrovie della Svizzera e della Germania con la corrente alternata monofase a 15.000 Volt - 16-2/3 Hz
Io invece, da inguaribile vecchio elettrotecnico faccio il tifo per il mitico "Trifase all'italiana"
All'inizio del 1900 l'Italia è stata una pioniera assoluta e non c'era altra scelta
La corrente continua non poteva superare i 750 Volt per problemi al collettore sia delle dinamo che la producevano che dei motori che la utilizzavano
Infatti sulle linee Varesine le locomotive erano alimentate con terza rotaia viste le altissime correnti in gioco (Tensione bassa = Corrente alta)
Alimentare il motore a corrente continua con l'alternata (Motore Universale) era ancora peggio per il povero collettore
La trasmissione ad ingranaggi come già detto era inaffidabile
Il trasformatore presentava ancora problemi di ingombro, peso e raffreddamento per le tormentate linee del Bel Paese
A questo punto non c'era altra scelta: TRIFASE
Poi ovviamente, ogni anno che passava la tecnica faceva passi da gigante
Ma allo stesso tempo quando si comincia un "Sistema" e si predispongono migliaia Kilometri di linee e centinaia di locomotive non si può certo cambiare tutto dopo pochi anni e il nostro mitico trifase, è arrivato fino al 25/05/1976 (Giornata tragica per noi fans !) quando ad Acqui Terme la E.432-008 (La Alessandria - Acqui è stata l'ultima linea trifase superstite) ha abbassato per l'ultima volta i pantografi

Locomotiva "Varesina" E.321 a 750 Volt C.C. a terza rotaia

E.471

La poderosa e sfortunatissima locomotiva elettrica trifase E.471 costruita dopo una lunga gestazione verso la fine degli anni 20
E' stata progettate dall'ingegnere ungherese Kalman Kando, il padre dell'elettrificazione delle ferrovie italiane
Venne costruita nello stabilimento CEMSA di Saronno dell'ingegnere Nicola Romeo (Quello dell'Alfa Romeo)
La locomotiva era semplicemente avanti di 80 anni !!!!!
Era multitensione e multifrequenza quando ancora l'elettronica, i chopper e gli inverter non esistevano nemmeno nei sogni
Poteva funzionare sia su linee trifase che su linee monofase, sia a frequenza industriale di 50 Hertz che a frequenza ferroviaria di 16-2/3 Hertz
Inizialmente doveva essere prodotto un primo lotto di 12 macchine
Il prototipo fu destinato alla Roma - Sulmona che era stata elettrificata in via sperimentale a 10.000 Volt - 50 Hz
In attesa della realizzazione della linea venne provata sulla Torino - Bardonecchia che poteva essere alimentata sia a 50 Hz che a 16-2/3 Hz
La parte caratteristica e rivoluzionaria della macchina era la speciale Convertitrice Rotante progettata da Kando
Era una macchina sincrona (che quindi doveva essere avviata da un motore primo) che in ingresso poteva ricevere sia tensioni trifase che monofase, sia i 3.600 Volt delle linee del Nord Italia che i 10.000 Volt della Roma - Sulmona
In uscita poteva fornire tensioni sia bifase, trifase che esafase per alimentare le diverse combinazioni di coppie di poli dei motori per la regolazione della velocità
Ricordo che il motore asincrono a differenza del motore in corrente continua ha delle velocità "di regime" fisse
La convertitrice essendo sincrona, mediante la variazione dell'eccitazione si poteva mantenere il fattore di potenza cosfi vicino a 1

Locomotiva Elettrica Trifase E.471 - Kalman Kando Loco

Locomotiva Trifase E.471 a 10.000 Volt - 50 Hz

Frequenza Ferroviaria di 16-2/3 Hz

Molti appassionati di locomotive elettriche "Vintage" si chiedono perchè le mitiche "Trifase" erano alimentate a una speciale frequenza ferroviaria di 16-2/3 Hz invece che alla normale frequenza industriale di 50 Hz
Era semplicemente un problema di velocità !
Vediamo perchè:
Agli albori dell'elettrificazione delle ferrovie ai primi del 900 (Nella quale l'Italia è stata una pioniera a livello mondiale) la trasmissione ad ingranaggi era inaffidabile
Andava bene per piccole elettromotrici o per i tram, ma per le locomotive da 2000 Hp la metallurgia non era ancora in grado di costruire ingranaggi in grado dei resistere a quegli sforzi
Pertanto si era obbligati a usare la trasmissione a bielle articolate (Una caratteristica che rendeva spettacolari quelle macchine al pari delle locomotive a vapore)
Con la trasmissione a bielle c'è però un problema: non c'è rapporto di riduzione. Le ruote fanno lo stesso numero di giri del motore
Prendiamo ad esempio la mitica e.550, "Il Mulo dei Giovi", la prima locomotiva costruita in centinaia di esemplari ed esposta perfino negli Stati Uniti
Questa aveva 2 motori asincroni trifase a 8 coppie di poli
Le coppie polari sono le coppie di avvolgimenti Nord-Sud sia nello Statore (La parte fissa) che nel Rotore (La parte che ruota) del motore
Maggiori sono le coppie polari > minore è la velocità (Sono inversamente proporzionali)
In questo caso vi sono 8 coppie = 16 avvolgimenti che moltiplicato per 3 (Il numero delle fasi) fa 48 avvolgimenti
Di più non si poteva per motivi di spazio e di isolamento
Quindi, tirando le somme:
2 motori asincrono trifase a 8 coppie di poli, accoppiati tramite bielle a ruote da 1 metro di diametro (Quindi piuttosto piccole)

Locomotiva Trifase E.550 a 3.600 Volt - 16-2/3 Hz