Genova - "La Superba"
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Premetto che sono genovese, genoano e ignobilmente campanilista
Ritengo che i 3 organi italiani più rivoluzionari sono a Genova, non a caso città porto di mare con tanta gente "che va e che viene"
Primo Organo
Il monumentale Hermans di Santa Maria Assunta a Carignano costruito nel 1656
Quando in Italia si costruivano dei pifferi, il sommo Gesuita Fiammingo ha realizzato un bestione con uno dei prospetti più belli del mondo:
canne dal profilo mistilineo e le torri del 16 piedi del pedale in facciata
E per la prima volta in Italia, le ancie a tuba reale e il cornetto completo del armonico in terza
Secondo Organo
Il 3 tastiere Locatelli di Nostra Signora della Consolazione in Via XX Settembre costruito nel 1880 (Attualmente in fase di restauro da parte dei Fratelli Marin)
L'organo è stato realizzato dal grande costruttore Bergamasco allievo dei Serassi con i suggerimenti dell Avvocato Costantino Remondini di Genova che in seguito sarà uno dei pionieri del Movimento Ceciliano
Praticamente è un organo Serassiano "moderno", spinto al massimo livello e "Cecilianato" il giusto
Manuali e pedaliera completi, registri interi con ancie meravigliose e pedaletti a volontà
Praticamente 130 anni fa è stato realizzato l'organo meccanico moderno che va di moda adesso !
Poi Locatelli non si piegò alle degenerazioni Ceciliane, salutò tutti e se ne andò in Argentina a costruire organi a 3 e 4 tastiere sulla falsariga di quello della Consolazione e del Conservatorio Rossini di Pesaro
Terzo Organo
Ovviamente il rivoluzionario Trice dell'Immacolata Concezione in Via Assarotti costruito nel 1890
L'Avvocato Remondini, passata l'infatuazione per Locatelli si buttò a capofitto sull'organaro Gallese
Ecco la biografia di George William Trice da Wikipedia:
Apprese i primi rudimenti dal padre organista e a 17 anni entrò come apprendista nella bottega dell'organaro William Sweetland di Bath dove imparò l'arte organara con assiduità e perizia. In seguito allievo di Aristide Cavaillé-Coll, Trice apprese da lui le diverse tecniche di produzione in uso in Francia e Inghilterra, ma non praticate in Italia.
Si trasferì a Genova, saltuariamente dal 1876 e definitivamente nel 1880, per motivi di salute e di lavoro , con l'iniziale intenzione di dedicarsi al commercio di carbone, ma su consiglio del suo maestro Sweetland e dell'organologo genovese Remondini iniziò una piccola attività di costruzione di organi la quale crebbe rapidamente e con successo, grazie alla qualità della produzione ed anche alla notorietà internazionale dei suoi innovamenti, cosa che lo portò a instaurare una vera e propria fabbrica a Quarto dei Mille. Il grande fabbricato (tuttora esistente e ristrutturato ad altri usi) ha una struttura architettonica sviluppata in altezza, tutto ad archi, volte e nicchie, ad imitazione dell'interno di una cattedrale, con grandi spazi per l'assemblaggio degli strumenti ma anche per poter provare gli organi in un ambiente il più possibilmente simile a quello per cui erano destinati ed anche in grado anche di ospitare grandi concerti come quello riportato dalle cronache dell'epoca del 3 luglio 1892, con la partecipazione di artisti di fama internazionale quali il violinista Camillo Sivori. Tra gli altri realizza nel 1890 l'organo della Chiesa dell'Immacolata, rivoluzionario nel campo dell'organistica italiana e che contribuì all'avvento della riforma ceciliana, e l'organo della cappella dell'Ospedale Galliera, non più esistente ma noto per essere stato il primo a organo italiano a trasmissione elettrica. Le novità introdotte riguardavano principalmente i somieri a pistoni, che utilizzavano la leva barker, un dispositivo che sfruttava l'aria compressa per il movimento di meccanismi complessi e venne brevettato il 5 maggio 1882 come "Somiere Trice". Di notevole importanza negli organi costruiti da Trice erano anche i registri.
La fiorente attività di Trice a Genova Quarto, e del socio Pietro Anelli subentrato nel 1893, continuò fino al 1897, declinando a causa dell'elevato costo della produzione dovuto alla complessità degli organi realizzati con conseguente calo di commesse a favore degli organi tradizionali italiani, nonché per l'ostracismo di certi ambienti clericali dovuto alla sua fede protestante, infine vendette la fabbrica a Carlo Vegezzi Bossi.
(Fonte: Wikipedia)