Curiosità Varie sugli Organi
Schede primarie
I 18 organi piu' grandi d'Italia
I 3 organi piu' grandi del mondo
- Atlantic City - New Jersey - Convention Hall - 33.114 Canne - Non Funzionante
- Philadelphia - Pennsylvania - Grande Magazzino Wanamaker (!) - 28.604 Canne
- West Point - New York - Cappella dei Cadetti dell'Accademia Militare (!) - 23.500 Canne
Il piu' grosso organo in un edificio religioso
l'organo più antico del mondo
Chiesa di Notre-Dame del Valère a Sion (Svizzera).
L'organo della Chiesa di Notre-Dame del Valère a Sion (Svizzera)
è unanimemente considerato l'organo più antico del Mondo attualmente ancora funzionante.
In effetti, la costruzione di questo organo risale, secondo le ricerce effettuate dal Dr. Friedrich Jakob,
agli anni tra il 1400 ed il 1436.
Questa datazione è anche confermata dai documenti d'archivio,
che testimoniano che negli anni 1434-1437 il pittore Peter Maggenberg, di Friburgo,
dipinse le portelle interne ed esterne di questo strumento, portelle
che si possono tuttora ammirare, quelle interne ancora applicate all'organo,
quelle esterne esposte in una teca di vetro sistemata in basso sotto la tribuna.
Originariamente concepito per la cantoria principale della cattedrale,
fu poi sistemato in un caratteristico "nido di rondine" sulla parete occidentale.
Quest'organo dà un esempio della cura che, nei secoli XIV e XV,
si aveva per l’aspetto di un organo; è evidente che si è voluto evocare un altare.
I merli che sovrastano le due torrette riprendono il tema della “fortezza di Sion”,
presente su tutta la facciata occidentale della chiesa stessa.
Alcuni elementi di questo strumento (cassa e tre dei sette registri)
risalgono al 1435. L’estensione originale della tastiera era di 30 note (da Si/1 a Fa/4).
Tale rimase fino al 1718 quando l'organaro Matthias Carlen
estese la tastiera (do1 - do5) alle attuali 49 note (da Do/1 a Do/5)
ed aggiunse una pedaliera di nove note, dotata di due registri propri.
Nello stesso intervento i registri originali che furono conservati interamente
furono solamente tre.
Questo strumento, quindi non è totalmente originale,
in quanto nel 1700 ha subìto modifiche di una certa rilevanza,
che ne hanno alterato l’integrità costruttiva d’origine.
Nel 1954 la ditta Kuhn effettuò un intervento di restauro che mantenne
inalterata la disposizione fonica del 1718. Fu peraltro ristabilito l'antico
corista a 448 Hz. e la pressione dell'aria fu riportata ai 45 mm. originali.
Questo strumento, che anche nell'aspetto architettonico (che rappresenta le
torri delle mura della città) è una splendida testimonianza dell'arte organaria
europea del XV secolo, è tuttora perfettamente funzionante e viene utilizzato,
oltre che per il normale servizio liturgico, in occasione di concerti e per
l'incisione di dischi e per l'effettuazione di registrazioni radiofoniche e
televisive.
l'organo più antico d'Italia
Chiesa di S.Petronio a Bologna (piazza Maggiore)
L'organo «in cornu Epistolae» è stato costruito da Lorenzo di Giacomo da
Prato tra il 1471 e il 1475, ed è perfettamente funzionante,
grazie anche all’intervento di restauro effettuato negli anni ’80.
Per l’epoca in cui è stato costruito è da considerarsi un organo
di notevoli dimensioni (la canna centrale è alta più di 8 metri).
E’ collocato su una tribuna al lato destro dell’Altare maggiore;
in fronte ad esso si trova un altro organo un poco più recente,
l'rgano «in cornu Evangelii», costruito da Baldassarre Malamini nel 1596.
L'organo ha 2 facciate ciascuna di 51 canne, da Sol-1, suddivise in 5
campate: 6/17/5/17/6 (disposte a cuspide ad eccezione delle estreme che sono
«ad ala» decrescente verso l’interno), munite di «organetti morti» sopra alle
campate minori con pari numero di canne ma disposte «ad ali» convergenti;
la canna centrale delle campate minori e degli «organetti morti» di entrambe le
facciate è a tortiglione; la facciata anteriore (verso il coro) corrisponde al
Principale 24’, quella posteriore (verso la sagrestia) al Principale 12’.
La tastiera è composta da 54 tasti: Fa-1 - La4 senza i primi due ‘cromatici’
e con in più gli «spezzati» per La bemolle1 2 3; i tasti ‘diatonici’ ricoperti
di legno di bosso, i ‘cromatici’ di ebano.
La pedaliera «a leggìo» (ricostruita da Tamburini) di 20 tasti: Fa-1- Re2
senza i primi due ‘cromatici’, costantemente collegata alla tastiera.
I registri sono azionati da manette spostabili con movimento verticale e fissabili
ad incastro, disposte in linea orizzontale a destra della tastiera.
La manticeria e composta di 4 mantici a cuneo, muniti di stanghe e corde
(ripristinate da Tamburini) per l’azionamento manuale.
Il Somiere è a vento (di G. B. Facchetti, 1531) con 10 pettini così
corrispondenti ai registri a partire dalla facciata anteriore.
Il raddoppio (canne disposte su zoccolo dotato di singoli ventilabrini e pettine
di comando, costruito da Tamburini e collocato sui fori originali
d’alimentazione; funziona soltanto pre-inserendo il Principale 24)
Le canne del Ripieno - ad eccezione della XII che è interamente ad alta
percentuale di piombo - presentano il corpo di stagno e il piede di piombo; 4
canne di legno: Fa e Si bemolle i dei due Principali.
Il Temperamento è del «tono medio».
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